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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1831
LA BBONA FAMIJJA
Mi’ nonna a un’or de notte che vviè Ttata
Se1 leva da filà, ppovera vecchia,
Attizza un carboncello, sciapparecchia,2
E mmaggnamo du’ fronne d’inzalata.
Quarche vvorta se fâmo3 una frittata,
Che ssi4 la metti ar lume sce se specchia5
Come fussi6 a ttraverzo d’un’orecchia:
Quattro nosce,7 e la scena8 è tterminata.
Poi ner mentre ch’io, Tata9 e Ccrementina
Seguitamo un par d’ora de sgoccetto,10
Lei sparecchia e arissetta11 la cuscina.
E appena visto er fonno ar bucaletto,
’na pissciatina, ’na sarvereggina,
E, in zanta pasce, sce n’annamo a letto.
28 novembre 1831 - Der medemo
- ↑ Se.
- ↑ Ci apparecchia.
- ↑ Ci facciamo.
- ↑ Se.
- ↑ È trasparente.
- ↑ Fosse.
- ↑ Noci.
- ↑ Cena.
- ↑ Mio padre.
- ↑ Lo sgoccetto, lo sgoccettare è quel “seguitare a sbevazzare alcun tempo„.
- ↑ Rassetta.
Note
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