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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834
LA CAGGNOLA DE LEI1
La mi’ padrona? eh! cchi nun j’arispetta2
La su’ caggnola de razza martesa,3
Sia puro chi sse sia,4 pò ffà la spesa
De quattro torce e dd’una cassa stretta.
Lei? la caggnola? ce va a la toletta,
Se la tiè a lletto, se la porta in chiesa...
Inzomma, via, chi incontra la Marchesa
È ccerto d’incontrà la caggnoletta.
Bbisogna vede5 li bbasci, bbisoggna
Sentì le parolette che jje disce:
E la ladra, e la bbirba, e la caroggna...
Dove se pò ttrovà un amore come
Quel’amor che cce porta, sor Filisce,
A mmette6 a una bbestiola er nostro nome?
14 aprile 1834
- ↑ Lei, assolutamente, è la Padrona.
- ↑ Non le rispetta.
- ↑ Maltese.
- ↑ Sia pure chi si voglia.
- ↑ Vedere.
- ↑ Mettere.
Note
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