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O vita di mia vita, quando io penso Qualunque vuol saper fare un sonetto
Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi

VI

S’è innamorato donna donna, che rassomiglia ad un’altra giá da lui amata.

La gaia donna, che, del mio paese,
vidi fra l’altre donne, ch’eran molte,
con velo in capo e colle treccie avvolte,
4acconcia adornamente a la lucchese,
mirando in lei, subito il cor mi prese
colle bellezze, c’ha nel viso accolte,
e tutte noie m’ha levate e tolte,
8e le virtú doblate e forte accese.
E ciò m’è divenuto, per che sembra
alquanto quella, ch’era romagnola,
11di cui a ciascun’ora mi rimembra
de la dolce figura, collo e gola,
de la grandezza, e di certe altre membra,
14e de la sua angelica parola.

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