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Traduzione dal latino di Francesco Leopoldo Zelli Jacobuzi (1902)
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Dei Decani del Monastero.
CAP. 21.°
Se la comunità è grande, si scelgano
di essa alcuni fratelli di buon esempio
e santa vita, e si costituiscano Decani, per aver cura delle rispettive decanìe
in tutto, secondo i comandamenti di
Dio e gli ordini dell’Abbate. Essi
Decani siano scelti tali, che sopra di loro
possa sicuro l’Abbate appoggiare parte
del suo peso. Né si devono scegliere
per ordine, ma secondo il merito della
buona vita e la cognizione della vera
sapienza.
Che se alcuno tra essi, per avventura gonfiato dalla superbia, sia trovato riprensibile; e ripreso una, due e tre volte non si emendi, sia dimesso; e nel posto di lui sia surrogato chi ne è degno. E il medesimo stabiliamo del Priore.
Come debbano dormire i monaci.
CAP. 22.°
Ciascheduno dorma nel suo letto.
Dispongano i Monaci i loro giacigli
secondo il tempo della conversione,
come l’Abbate vuole. Se si può, tutti
dormano in uno stesso luogo. Che se il