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Du' sonetti pe Lluscia A la Torfetana
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

LA SCOLAZZIONE

     Hai la pulenta? Ebbè? ggnente de male:
Eh a sta robba co tté mme sce la stiggno:1
Eppuro, quanno viè lo sbarzo,2 intiggno,3
Ciavessi d’aricurre a lo spedale.

     Senti, và a nnome mio da lo spezziale
De facciata4 ar canton de Torzanguiggno,5
E fàtte dà6 un po’ d’acqua de grespiggno
Stillata7 cor un pizzico de sale.

     Tu ppijjela a ddiggiuno domatina
Ammalappena che tte sei svejjato:
Pijjela, e vederai che mmediscina!

     Poi maggna puro,8 e ddoppo avé mmaggnato
Bbévete9 la tu’ bbrava fujjettina,
Abbasta10 che nun zii11 vino annacquato.

Morrovalle, 22 settembre 1831

  1. Stignarsela con alcuno, vale «vedersela, combattersela».
  2. Sbalzo: occasione proprizia.
  3. Da intiggne (intingere), non da intiggnà (ostinarsi), altro verbo romanesco.
  4. Incontro.
  5. Tor Sanguigna: nome di una torre e della piazza in cui sorge.
  6. Fatti dare.
  7. Distillata.
  8. Pure.
  9. Beviti.
  10. Purché.
  11. Non sia.

Note

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