Questo testo è incompleto.
Lo stufarolo appuntato Le connotture de Roma
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

LA SPERIENZA DER VECCHIO

     Eh ffijji cari, date udienza a Nnonno:
Ne l’età vvostra pare tutto bbello:
Ma ccresscete, cresscete un tantinello,
E ccapirete poi che ccos’è er Monno.

     Vederete oggnisempre ch’er ziconno
Fa la scianchetta1 ar primo e ’r terzo a cquello.
Vederete un abbisso e un mulinello
De tradimenti che nnun ha mmai fonno.

     Vederete un Governo che ffa editti
E llassa la vertù mmorì dde fame,
Mentre vanno in trïonfo li dilitti.

     E ccome l’oro co’ l’argento e ’r rame
Dati da Ddio pe’ ssollevà ll’affritti,2
Serveno invesce a un mercimonio infame.

16 giugno 1834

  1. Dà il gambetto.
  2. Afflitti.

Note

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