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L'ammantate La sscerta
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

LA SPÓSA1

     Eppuro, avanti a tté, ccore mio bbello,
Sibbè cche ssana nun me ciai trovata,
Gnisunantro m’ha ffatto er giucarello
E ècchete la cosa com’è annata.2

     Un giorno in d’un ortaccio a Mmarmorata,
Pe’ ccure3 appresso a un maledett’uscello,
Scivolo:4 un pass’in farzo, una scossciata,
’Na distrazzion de nerbi...,5 ecco er fraggello!6

     Pe’ ffatte vede7 che nun zò bbuscìe,
Te dico che ffu ttanta la pavura,
che m’agnédeno8 via le cose mie.9

     Eppoi me pare ’na caricatura
Sto sano o rotto, e ste cojjonerie:
Io ciò er buscio? e ttu er cazzo che l’attura.


Roma, 21 novembre 1832

  1. (Colla o chiusa).
  2. Andata.
  3. Correre.
  4. Sdrucciolo.
  5. Una distorsione di nervi.
  6. Ecco il gran caso!
  7. Per farti vedere.
  8. Andarono.
  9. I mestrui.

Note

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