Questo testo è incompleto.
La ggirànnola der 34 La lezzione de lo scortico
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

LA VISITA DER PAPA

     Io ve dico ch’er Papa stammatina
S’è ffatto roppe1 un po’ ppiù ppresto er zonno
E cco ddu’ leggni sui, prim’e ssiconno,
È vvorzuto annà a ttrova2 la Reggina.3

     Epperò ss’ha da fà ttanta marina?4
Perch’er Papa è er prim’omo de sto Monno,
Dunque li Papi, a ssentì a vvoi, nun ponno
Nemmanco visità la ggente fina?

     Spalancate l’orecchie: uprite l’occhi:
Li sentite llaggiù li campanelli?
Quella ch’edè?5 la cummuggnon’in fiocchi.6

     Ah, un Dio pò vvisità li poverelli,
E nnò un Papa li re? Ppezzi de ggnocchi!
Li sovrani nun zò7 ttutti fratelli?

4 aprile 1834

  1. Rompere.
  2. Ha voluto andare a trovare.
  3. Era la regina Maria Isabella, vedova di Francesco di Napoli, figlio del IV, III e I Ferdinando di Borbone. Vedi Sonetto...
  4. Far marina: fare strepito di maldicenza, persecuzione, ecc.
  5. Che è? cosa è? Vedi la nota... del Sonetto...
  6. Nelle maggiori solennità dell’anno, cioè nelle due Pasque, di Resurrezione e di Pentecoste si porta agl’infermi l’eucaristia in gala: e dicesi Comunione in fiocchi.
  7. Non sono, ecc.

Note

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.