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Tali smadre, tali fijja La vecchiaglia
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

LA VITA DE LE DONNE.

 
     La donna appena arriva ar rifriggerio
De godé li bbimestri o er bonifiscio,
Incomincia a ccapì che ccos’è ciscio1
4E pprincipia a ppeccà dde disiderio.

     Po’ appena è bbona de sonà er zarterio
E dde fà ar maschio cuarche bbon uffiscio,
Incomincia a rrubbà la carne ar miscio2
8E pprincipia a ppeccà de cazzimperio.3
              
     Ma cquanno che ppe’ vvia’ der zona-sona4
Diventa un orto che ggnisuno stabbia,
11E ffa ttele de ragno a la fic...,
              
     Cedenno er ciscio1 nun tornà ppiù in gabbia,
Se dà pe’ ccorpo morto a la corona,
14Sin che in grazzia de ddio crepa de rabbia.

Roma, 10 febbraio 1832.

  1. 1,0 1,1 Uccello, in due significati.
  2. Gatto.
  3. [Propriamente, vale: “pinzimonio.„]
  4. Suona-suona o soa-sona. La prima s si cambia in z, pronunciata dopo la consonante che la precede.

Note

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