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LXXXXIII. Pianto de la Madonna de la passione del figliolo Iesù Cristo
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Pianto de la Madonna de la passione del figliolo Iesù Christo.          .lxxxxiij.


     DOnna del paradiso,       lo tuo figliolo è preso,
     Iesù Christo beato.
Accurre, donna, & uide       che la gente l’allide!
     credo che llo s’occide,       tanto l’on flagellato!4
Como esser porrìa,       che non fece mai follìa,
     Christo, la spene mia,       homo l’auesse pigliato?1
Madonna, egli è traduto,       Iuda sì l’à uenduto,
     trenta denari n’à ’uuto,       facto n’à gran mercato.8
Succuri, Magdalena,       gionta m’è adosso piena!
     Christo figlio se mena,       como m’è annuntiato.
Succurri, Madonna, aiuta!       ch’al tuo figlio se sputa,
     et la gente lo muta,       hanlo dato a Pilato.12
O Pilato, non fare       lo figlio mio tormentare,
     ch’io te posso mostrare       como a torto è accusato.
Crucifige, crucifige!       homo che se fa rege,
     secondo nostra lege,       contradice al senato.16
Priego che m’entendati,       nel mio dolor pensati!
     forsa mo ue mutati       de quel ch’auete pensato.
Tragon fuor li ladroni       che sian suoi compagnoni:
     de spine se coroni!       ché rege s’è chiamato.20
O figlio, figlio, figlio!       figlio, amoroso giglio!
     figlio, chi dà consiglio       al cor mio angustiato?
Figlio, occhi giocondi,       figlio, co non respondi?
     figlio, perché t’ascondi       dal pecto oue sè lactato?24

Madonna, ecco la cruce,       che la gente l’aduce,
     oue la uera luce       déi essere leuato.
O croce, que farai?       el figlio mio torrai?
     et que ci aponerai,       ché non ha en sé peccato?28
Succurri, piena de doglia,       ché l tuo figluol se spoglia!
     & la gente par che uoglia       che sia en croce chiauato.
Se glie tollete l uestire,       lassatemel uedire
     come l crudel ferire       tutto l’à nsanguinato.32
Donna, la man gli è presa       et nella croce gli è stesa,
     con un bollon gli è fesa,       tanto ci l’on ficcato!
L’altra mano se prende,       nella croce se stende,
     & lo dolor s’accende,       che più è multiplicato.36
Donna, li piè se prenno       et chiauellanse al lenno,
     omne iontura aprenno,       tutto l’àn desnodato.
Et io comencio el corrotto:       figliolo, mio deporto,
     figlio, chi me t’à morto,       figlio mio delicato?40
Meglio hauerìen facto       che l cor m’auesser tracto,
     che, nella croce tracto,       starce desciliato.2
Mamma, ó sei uenuta?       mortal me dài feruta;
     che l tuo pianger me stuta,       ché l ueggio si afferrato.44
Figlio, che m’agio anuito,       figlio, patre & marito,
     figlio, chi t’à ferito?       figlio, chi t’à spogliato?
Mamma, perché te lagni?       uoglio che tu remagni,
     che serue i miei compagni       ch’al mondo agio acquistato.48
Figlio, questo non dire!       uoglio teco morire,
     non me uoglio partire,       fin che mo m’esce l fiato.
Ch’una agiam sepultura,       figlio de mamma scura!
     trouarse en affrantura       matre & figlio affogato.52
Mamma, col core afflecto       entro a le man te metto
     de Ioanne, mio electo;       sia el tuo figlio appellato.
Ioanne, esto mia mate       tollela en caritate,
     aggine pietate,       cha lo core ha forato.56
Figlio, l’alma t’è uscita,       figlio de la smarrita,
     figlio de la sparita,       figlio attossicato!
Figlio bianco & uermiglio,       figlio senza simiglio,
     figlio, a chi m’apiglio?       figlio, pur m’ài lassato!60
Figlio bianco & biondo,       figlio, uolto iocondo,
     figlio, perché t’à el mondo,       figlio, cusì sprezato?
Figlio dolce & piacente,       figlio de la dolente,
     figlio, hatte la gente       malamente tractato!64
O Ioanne, figlio nouello,       morto è lo tuo fratello,
     sentito aggio l coltello       che fo prophetizato.
Che morto ha figlio & mate,       de dura morte afferrate,
     trouarse abracciate       mate & figlio abracciato.68


La soprascripta lauda pertinente a la Madonna è posta in questo loco per clausura de le precedente: el principio de le quali è pur da lei: Et per uno separamento da le seguente laude trouate in diuersi libri. Le due proxime erano in uno libro antiquo scripto de l’anno M.cccxxxvi. in la cità de Perugia: & non in altri libri maxime todini: et in la seconda si uede certi defecti.

  1. [p. 197 modifica]homo l’auesse pigliato: altroue era pensato.
  2. [p. 197 modifica]starce desciliato: altroue era stacce.


Note

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