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La luna (1834) Li morti scuperti
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

LE BBOTTEGHE DER CORZO1

     P’er Corzo sc’è una frega2 senza fine
De libbrari, armaioli, perucchieri,
Sartori, machinisti, caffettieri,
Orloggiari e mmercanti de pannine.

     Ortre poi le modiste e le spazzine,
E antiquari, e arbanisti3 e cchincajjeri,
Sc’è un famoso negozzio de bbraghieri
Indisposti4 in bellissime vetrine.

     D’avanti a tutte ste bbotteghe nostre
Omo o ddonna che ppassi, è ccaso raro
Che nnun s’affermi5 a ccontemprà lle mostre.

     E de tanti paini6 e ttante sciane,7
Dar zolo8 disgrazziato bbraghieraro,
Nun zo9 cche ssia, nun ce s’afferma un cane.

12 giugno 1834

  1. Corso.
  2. Moltitudine.
  3. Ebanisti.
  4. Disposti.
  5. Che non si fermi.
  6. Giovani galanti.
  7. Ciana: corrisponde per la femmina al paino, ma con significazione di alquanta maggior vanità.
  8. Dal solo.
  9. Non so, ecc.

Note

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