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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835
LE CAPPELLE PAPALE
La cappella papale ch’è ssuccessa
Domenica passata a la Sistina,
Pe’ tutta la quaresima è ll’istessa
Com’è stata domenic’a mmatina.
Sempre er Papa viè ffora in portantina:
Sempre quarche Eminenza canta messa;
E cquello che ppiù a ttutti j’interressa
Sc’è ssempre la su’ predica latina.
Li Cardinali sce1 stanno ariccorti2
Cor barbozzo inchiodato sur breviario
Com’e ttanti cadaveri de morti.
E nun ve danno ppiù sseggno de vita
Sin che nun je s’accosta er caudatario
A ddijje: “Eminentissimo, è ffinita.„
14 aprile 1835
Note
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