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La visita de la Sor'Anna Er Contino
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

LE FIJJE OZZIOSE

     Ecchele!1 sempre co’ le man’in mano!
Se le maggna l’accidia: le vedete?
Nun ze pò llavorà? ddunque leggete
Quarche ccosa struttiva da cristiano.

     Ciavéte tante favole! ciavete
L’istorie che vv’ha ddato don Ghitano
De le vergine doppie, che cquer prete
Disce che ppropio è un libbro da Surtano.2

     Vergine doppie, sì: cche cc’è da ride?
Vò ddì cch’è un libbro cc’ha ggran robba drento,
Sore bbrutte crestose3 cacanide.4

     Ma ggià, vvojantre5 nun capite un zero.
Sbeffate tutto, sore teste ar vento,
E ste cose se troveno davero.

14 aprile 1834

  1. Eccole.
  2. Un libro prezioso.
  3. Pettegolette.
  4. Figlio caca-nido è l’ultimo nato. La nostra buona mamma ha qui tutte figlie ultime.
  5. Voi altre.

Note

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