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Lo strufinamento de la Madonna L'assaggio de le carote
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LE FUNZIONE DE PALAZZO

     Si1 er Papa fussi2 un pescator de rete
E pportassi3 da sé la naviscella,
Se poterìa4 sperà ssù a la Cappella
Quarche ppostuccio pe’ cchi ha ffame e ssete.

     Ma, ffratèr caro, er zanto Padre è un prete,
E ttiè ar culo una scerta caccarella,5
Che ppe’ noantri6 ggente poverella
Le su’ funzione sò ttutte segrete.

     Tu accostete7 a uno sguizzero8 papale,
E tte dà in petto un carcio de libbarda,9
Che tte fa ttommolà ggiù ppe’ le scale.

     La carità ccristiana è una bbusciarda.10
Cqua cchi ha, è; e cchi nun ha, Ppasquale,
Ar monno d’oggidì mmanco se11 guarda.

25 dicembre 1835

  1. Se.
  2. Fosse.
  3. Portasse.
  4. Si potrebbe.
  5. Una certa caccarella, cacca: orgoglio.
  6. Noi altri.
  7. Accostati.
  8. Svizzero.
  9. Alabarda.
  10. Bugiarda.
  11. Si.

Note

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