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L'amore de le donne Le funzione de Palazzo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LO STRUFINAMENTO DE LA MADONNA

     Se pò ddà ssu la terra una tetraggine
Compaggn’a la Madonna der Croscifero?
Sor pittore mio caro, io ve lo spifero:1
Schiavo sempre a la vostra cazzacciaggine.

     Co cquer naso affilato come un pifero,
Co cquer color de sugo de burraggine,
Pare er ritratto (sarvanno2 l’immaggine)
De la mojje arrabbiata de Luscifero.

     St’assomijjanza me fa ttanto stacolo3
Ch’io che mme trovo in mano de scirusico
Guasi ho scrupolo a cchiedeje4 un miracolo.

     Sai che5 rraggione ha llei? ch’io nun zò eretico,
Che nun ho ppresscia d’arimane6 musico,
E cche cquesto è er mi’ anno crimatetico.7

10 dicembre 1835

  1. Ve la snocciolo, ve la canto.
  2. Salvando.
  3. Ostacolo.
  4. Chiederle.
  5. Quale.
  6. Rimanere.
  7. Climaterico.

Note

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