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Li Croscifissi der venardí-ssanto Er copre-e-scopre
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

LE FUNZIONE DE LA SITTIMANA-SANTA

     Io sempre avevo inteso predicà
Cch’er Ziggnore era morto un venardì,
E cche ddoppo tre ggiorni che mmorì
Vorze1 a ccommido suo risusscità.

     Com’è st’istoria? E adesso vedo cqua
Schiaffallo2 in zepportura er giuveddì,
E ’r giorn’appresso lo vedo ariarzà3
Sopr’a la crosce e aripiantallo4 llì!

     E ’r zabbit’5 a mmatina, animo, su:
S’arileva6 a l’artari er zabbijjè,7
Se canta er Grolia,8 e nnun ze piaggne ppiù.

     Queste sò ttutte bbuggere ch’a mmé
Me pareno resìe,9 perchè o nun fu
Ccome se disce, o ss’ha da fà ccom’è.

29 marzo 1834

  1. Volle.
  2. Cacciarlo.
  3. Rialzare.
  4. Ripiantarlo.
  5. Sabato.
  6. Si rileva.
  7. Il déshabillé.
  8. Gloria.
  9. Eresie.

Note

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