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(Ediz. 1486)
Deh[1] venitene,[2] pastori,
A veder Gesù ch’ è nato,
Nel presepio ignudo[3] nato,
Più che ’l sole risplendiente.[4]
5Venitene prestamente
A vedere il bel Messia;
Sol Giuseppo[5] con Maria,
La sua madre glorïosa.
Mai non fu sì prezïosa
10Creatura, nè mai fia:
Evvi ancora[6] in compagnia
Solo ’l[7] bue e l’ asinello.
Pezze, fascie, nè mantello
Non ha il signor de’ signori:
15E dal ciel discende i Cori[8]
Per[9] veder la deitate.
Quivi vien le[10] Potestate,
Quivi viene e’ Cherubini,
Le Virtù[11] e’ Serafini
20Con tutta la gerarchia.
E con dolce melodia
Ringraziandol con disio:
«Gloria in cielo all’alto Dio
E in terra pace sia!» [12]
25O pastor, venite via
El Signore a visitare;
Vo’[13] sentirete cantare
E vedrete[14] il re di gloria.
Oggi è il dì della vittoria,
30Che ’l nimico fia[15] dolente,
E li padri allegramente
Sentiranno tal novella.
Apparita è una stella,
Tutto ’l mondo a ’lluminare:
35Venite[16] a ringrazïare
Gesù Cristo onnipotente;
Tutte le divote mente
Contemplando[17] con dolcezza.
Come la divina altezza
40Patir vuol pe’ nostri errori.[18]
Cantasi come Quando sono in questa cittade.
Note
- ↑ Manca nella st. e nel cod. Pal.
- ↑ Il cod.: venite.
- ↑ Il cod.: nuda.
- ↑ Il cod.: resplendente.
- ↑ Il cod.: Giosep.
- ↑ Il cod.: Ancora v’ è.
- ↑ Il cod.: El.
- ↑ Il cod.: E da c. discendon i C. Anche la st. ha discendon. Ho preferito il singolare per potere dare l’articolo al nome Corie avere cosi una costruzione eguale a quella della strofe seguente.
- ↑ Il cod.: A.
- ↑ Il cod.: la.
- ↑ Il cod.: Virtude.
- ↑ Manca questa st. nel cod.
- ↑ Il cod.: Voi.
- ↑ Il cod., direte.
- ↑ Il cod.: stia.
- ↑ Il cod.: Venilene.
- ↑ Il cod.: Ringrazïando.
- ↑ Il cod. peccati.