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Er dottoretto Er Museo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

LE RAGGIONE SECCHE SECCHE

     Er dì1 cche ss’ariddoppia le gabbelle
Pe’ ppareggià l’entrata co’ l’usscita,
Er dì cche cce se scortica la pelle
Perchè la cassa pubbrica è smartita,2

     Pe’ cchi rriscòte3 sò rraggione bbelle,
Ma ppe’ cchi ppaga sò scanzi de vita.
Le raggione da dàsse4 nun zò cquelle
Che cce venne5 sta Cammera fallita.

     Li motivi ppiù vveri e pprencipali
S’hanno da ripescà nne la saccoccia
D’un Papa e de settanta Cardinali.

     Chi mmette fora l’antri6 dua cqui in cima
Pijja er turaccio in cammio7 de la bboccia,
Dà la siconna causa e nnò la prima.

30 dicembre 1834

  1. Il dire.
  2. Smaltita.
  3. Riscuote.
  4. Da darsi.
  5. Ci vende.
  6. Gli altri.
  7. In cambio.

Note

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