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Er mortorio de Leone duodescimosiconno Er bon conzijjo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1831

LE SSEQUIE DE LEONE

[2.]

     Prima, a palazzo, tanti frati neri
La notte e ’r giorno a bbarbottà orazzione!1
Pe’ Rroma, quer mortorio bbuggiarone!2
Cqua, tante torce e tanti cannejjeri!

     Messe sù, mmesse ggiù, bbenedizzione,3
Bôtti, diasille, prediche,4 incenzieri,
Sonetti ar catafarco,5 arme, bbraghieri,6
E sempre Cardinali in priscissione!

     Come si7 er Papa, che cquaggiù è Vvicario
De Crist’in terra, possi fà ppeccati,
E annà a l’inferno lui quant’un zicario!

     Li Papi sò ttre vvorte acconzagrati:
E ssi Ccristo sciannò, cciannò ppe’ svario
A ffà addannà8 li poveri dannati.

28 novembre 1831 -Der medemo

  1. Orazioni.
  2. Grande, sfoggiato.
  3. Benedizioni.
  4. Panegirici.
  5. Iscrizioni.
  6. Oggetti affastellati.
  7. Se.
  8. A dar rovello.

Note

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