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Risveglio - Gloria (I) Risveglio - Febbre

DOMANI.


 
Vivo, respiro, palpito; si libra
baldo il pensiero in alte estasi immerso;
la salute mi pulsa in ogni fibra
e del mio core in ogni acceso fremito
fremere sento il cor dell’universo.

Domani... un soffio di rovaio; un vampo
d’estivo sole; un piccioletto morso
d’angue; il vapor d’un paludoso campo,
mi prostrerà, questo di vive, libere
forze arrestando portentoso corso.


Pallida, muta, intorno al letto mio
udrò bisbigliar preci, udrò singhiozzi
spegnersi lontanando in mormorìo
di lamenti; vorrò, ma invano, sorgere,
stender le braccia e dire almeno: — Addio!

Ma innanzi a queste mie pupille, assorte
oggi in fantasmi di superbi amori,
piene di sogni e piene di splendori,
cadrà il nero sipario della morte.

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