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Trionfo...
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TRIONFO...



 
        Grazie, grazie, o nemico!
Tutto quel che di frale,
di basso e di mendace
nutriva in me lo spirito del male,
or dentro la percossa anima tace.

        Io colle mani strette,
senza pianto e parole,
tranquillissima in volto,
nel cor ferito, che piegar non vuole,
l’imperversar della tua voce ascolto.


        E una superbia viva
io provo, io che più forte
di te mi sento, o amore
dei martiri, o fratello della morte,
o divino carnefice, o dolore!

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