< Lettere al padre < 1630
Questo testo è completo. |
Virginia Galilei - Lettere al padre (XVII secolo)
Lettera 46
◄ | 1630 - 45 | 1630 - 47 | ► |
A Bellosguardo
14 aprile 1630
Amatissimo Signor Padre.
Non ho dubbio alcuno che V. S. non sia pronta a mandarmi molto volentieri quanto ier l’altro gli domandai; ma se per disgrazia la memoria non gli servissi, ho stimato necessario il tenergli ricordato il fiasco di vino, due ricotte e quell’altra cosa per dopo l’arrosto; non limone, o ramerino, come V. S. disse, ma cosa di fondamento secondo il mio gusto per domattina all’ora del desinare delle Monache. La staremo aspettando insieme con la cognata e Vincenzio, siccome ne promesse. E fra tanto pregandole da nostro Signore ogni desiderato contento, La salutiamo di cuore.
sua figliuola Affezionatissima
S. Maria Celeste.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.