Questo testo è incompleto.
Un fattarello curioso Lo sposo de Nanna Cucchiarella
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LI CANTI DELL'APPIGGIONANTE

     Sempre accusì: le solite canzone.
Appena le galline vanno ar pollo
Lui principia a sfogasse1 cór zu’ Appollo2
E lo scongiura a sson de calasscione.

     E jje dichi cantante a un cannarone
Che ccanta in chiave de merluzz’a mmollo?
Cosa, pe’ Cristo, da tirajje er collo
     eppoi fajje l’essequie der cappone.

     È un gran che de sentisse3 in ne l’orecchie
Tutta la santa notte st’anticòre!
Sai quanto è mmejjo er mal de le petecchie?

     Sò annata4 in pulizzia ’na vorta o ddua:
E ssai che mm’ha rrisposto Monziggnore?
“Che cce volete fà? Sta a ccasa sua.„

26 settembre 1835

  1. A sfogarsi.
  2. Col suo Apollo.
  3. Di sentirsi.
  4. Sono andata.

Note

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