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La famijja poverella Li canti dell'appiggionante
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

UN FATTARELLO CURIOSO

     La padroncina mia da un mese e ppiù
Sgrinfiava1 cór un certo petimè,2
E spesso lo fasceva venì ssù
De sera, e lo serrava in d’un retrè.

     Che ssuccede! La madre, c’ancor’è
Tosta3 lei puro4 e in mezza ggioventù,
S’accorge de sti lòro tettattè5
E de sti lòro imbrojji a ttu pper tu.

     Che ffa! Una sera che llui stava llì,
Pijja un scanzo, e a lo scuro se ne va
Ner cammerino a ffàsse6 bbenedì.

     Finarmente la fijja annò de llà,
E inzomma, senza che vve stii ppiù a ddì,
In ner zu’ logo7 sce trovò Mmammà.

26 settembre 1835

  1. Amoreggiava.
  2. Petit maître. Intende: “con un francese.„
  3. Dura, di carni sode.
  4. Pure.
  5. Tête-à-tête.
  6. A farsi.
  7. Nel suo luogo.

Note

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