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L'anime Li monni
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

LI RINEGATI.

     Ecchene1 un antra2 che cciò3 ttanto riso.
Tre o cquattro feste fa, Ppadre Avaristo
drento a li Scento-preti4 a pponte Sisto
ce diede in de la predica st’avviso:

     c’oggni (ve porto er zu’ parlà pprisciso)
c’oggni cristiano c’arinega Cristo,
fussi anche er Papa, nun farà l’acquisto
de la grolia der zanto Paradiso.

     Du’ sbajji. Er primo, c’un Papa a l’entrata
potessi èsse5 cacciato da San Pietro,
che nun faria6 st’azzione a un cammerata.

     L’antro sbajjo è, cch’er zor Chiavone-ggiallo
puro7 un de noi sciarimannassi8 addietro
doppo quer fatto de la serva e ’r gallo.

9 dicembre 1834

  1. Eccone.
  2. Un’altra.
  3. Ci ho.
  4. L’ospizio de’ Cento Preti.
  5. Potesse essere.
  6. Non farebbe.
  7. Pure.
  8. Ci rimandasse.

Note

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