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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834
LI SPARAGGNI1
L’omo de colomìa2 le provisione
Se le fà cco ggiudizzio a ttemp’e lloco,
E sta ssempre a la lerta3 all’occasione
Che le ccose che vvò, ccostino poco.
Tu gguarda, pe’ pportatte4 un paragone,
Padron Intrujjo Sbrodolini er coco:
Come viè istate, lui crompa5 er carbone
Pe’ l’invernata ch’è ppiù ccaro er foco.
E cquanno annò ffallita la drughiera,6
E li su’ creditori, ar tribbunale,
Je fésceno7 incantà ttutta la scera,
Tu tt’aricorderai c’un cardinale
Se la prese pe’ ssé quanta sce n’era
Pe’ ffàsse8 a bbommercato er funerale.9
29 aprile 1834
- ↑ Risparmi.
- ↑ Economia.
- ↑ All’erta.
- ↑ Portarti.
- ↑ Compera.
- ↑ Droghiera.
- ↑ Gli (le) fecero.
- ↑ Farsi.
- ↑ Il cardinale de Maury, arcivescovo di Parigi sotto l’Impero, avarissimo uomo, pensò a questa economia per dopo la sua morte.
Note
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