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Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Battista
V
AL FIUME SEBETO
Liquido specchio della vaga Irene,
Sebeto mio, ne’ cui tranquilli umori
il suo volto vagheggia, e i biondi errori
dell’aurea chioma ad emendar sen viene;
ti facciano cosí le sponde amene
pallidi mirti ed immortali allori,
e fregino le gemme, ornino gli ori
le tue superbe e glorïose arene;
quando ella rieda in sugli albori eoi,
turba dell’acque tu la mole ondosa,
né la mostrino bella i gorghi tuoi.
Forse, di sua beltá non piú fastosa,
quanto parrá deforme agli occhi suoi,
tanto alle voglie mie sará pietosa.
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