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Li ggeloni Nun c'è strada de mezzo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

LO SCOLO DER 34

     Oggi trentun discemmre,1 ch’è ffinita
St’annata magra de Ggiusepp’abbreo,
La siggnora fratesca ggesuita
Pe’ rrenne2 grazzie a Ddio canta er Tedeo.3

     Dimani poi, si Ccristo je dà vvita,
Ner medemo4 convento fariseo
S’intona un’antra5 antifona,6 aggradita
A lo Spiritossanto Paracreo.7

     E a cche sserveno poi tanti apparecchi?
Er distino oramai pare disciso
C’oggn’anno novo è ppeggio de li vecchi.

     Pòi8 defatti cantà cquanto tu vvòi,9
Ché ggià Ddio bbenedetto ha in paradiso
Antri10 gatti a ppelà che ssentì nnoi.

31 dicembre 1834

  1. Dicembre.
  2. Per rendere.
  3. Il Tedeum.
  4. Nel medesimo.
  5. Altra.
  6. L’inno Veni Creator Spiritus.
  7. Paracleto.
  8. Puoi.
  9. Vuoi.
  10. Altri.

Note

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