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Questo testo fa parte della rivista Rivista italiana di numismatica 1893
Questo testo fa parte della serie Appunti di numismatica romana

XXVIII.

MEDAGLIONE INEDITO DI CARACALLA

t r o v a t o   a   c o l o n i a.

(Tavola IV).


Doppio sesterzio di Bronzo (Peso gr. 58,50. — Diam. mill. 40).

D/ - M AVREL ANTONINVS PIVS AVG IMP II.

Busto laureato e giovanile di Caracalla a sinistra, armato di lancia e scudo. Il busto quasi a mezza figura è ignudo e si vede per di dietro, attraversato obliquamente da una semplice cinghia.

R/ - ADLOCVTIO AVGG.

Caracalla e Geta accompagnati dal Prefetto del Pretorio stanno su di un palco eretto a sinistra, in atto d’arringare alcuni soldati. I due che stanno al primo piano e che sono rivolti verso gli imperatori, sono armati di scudi e tengono, il primo un’insegna, l’altro un’aquila legionaria. Al secondo piano si vedono due altri soldati con aste e insegne, rivolti verso i primi, e un cavallo. (Anno 212 d. C.).

È tanto raro il caso che di una nuova moneta si possa con sicurezza precisare il luogo e le condizioni in cui venne trovata, che è bene tenerne nota quando tal caso si verifica, tanto più quando il pezzo presenta già una importanza per sé stesso. — Il medaglione ora descritto, e che la Germania rimanda alla madre patria dopo d’averlo ospitato per quasi dieciasette secoli, fu trovato il 12 marzo 1893 a Colonia sul Reno presso la chiesa di S. Severino, in una tomba scoperta alla profondità di due metri dall’attuale livello stradale. Vi si trovarono insieme due vetri che furono conservati dal Signor Her. Jos. Lückger di quella città, dal quale io ebbi il medaglione. La tomba era costrutta in pietra e calce e fu fatta in pezzi e dispersa. Si può ragionevolmente supporre che essa contenesse le spoglie di un capitano romano, che accompagnava Caracalla in quella sua spedizione in Germania, in seguito alla quale, nell’anno 213 dell’era volgare il giovane imperatore aggiungeva al titolo di Britannico l’altro di Germanico; e il medaglione, che, come vedremo, è dell’anno 212, vi venne posto a segnarne l’epoca.

Il nuovo medaglione, di conservazione bella, se non eccezionale, che viene ad accrescere la serie assai poco numerosa della monetazione imperatoria di Caracalla1, è di bellissimo stile, principalmente nel diritto, sul quale l’imperatore è rappresentato nel fiore della giovinezza a 24 anni.

Fu nell’anno 212 che Caracalla venne acclamato imperatore per la seconda volta ed è questo il titolo che figura nella leggenda del dritto. Il medaglione non può dunque essere anteriore a quest’anno; ma non può neppure essere posteriore, poiché è questo il solo anno in cui Caracalla e Geta regnarono insieme — assai poco concordi è vero, quantunque l’altro medaglione dello stesso anno sia dedicato alla concordia degli Augusti (Cohen N. 381) — e potevano quindi insieme dirigere una allocuzione all’esercito. Nel 211 era morto il vecchio padre Severo, e nel 212 stesso Caracalla si sbarazzava del fratello Geta, per rimanere solo imperatore. La data del medaglione resta dunque precisata all’anno 212, — ed è la sola moneta che ricordi un’allocuzione degli imperatori Caracalla e Geta. Nessuna ne abbiamo che rammenti allocuzione del solo Geta, e nessuna probabilmente ne fu mai coniata, essendo Geta troppo giovane e per di più non avendo mai regnato solo; e rarissime sono quelle che rammentano allocuzioni del solo Caracalla. Si conoscono due soli sesterzi senatori (Coh. 524-525) dell’anno 214, nei quali, se è rappresentato il tipo dell’allocuzione, vi manca però la parola ADLOCVTIO, non portando nella leggenda che la data PONTIF • TR P XIII COS III.

È ben vero che Cohen nel suo supplemento (N. 27) riportò un gran bronzo colla leggenda ADLOCVTIO, come appartenente alla Collezione Gréau, bronzo che viene ripetuto anche nella seconda edizione (N. 1). Ma la descrizione di tale bronzo cadde per errore nel supplemento alla prima edizione e fu per errore ripetuto nella seconda; mentre nel Catalogo della Collezione Gréau non esiste punto. Difatti nel mio esemplare della Description historique des médailles frappées sous l’empire romain, già appartenente allo stesso signor Enrico Cohen, il bronzo N. 27 del supplemento è di sua mano cancellato a matita, coll’annotazione in margine: à supprimer. Il medaglione di Colonia è dunque la sola moneta di Caracalla, che porti la leggenda ADLOCVTIO.

  1. Di medaglioni di bronzo di Caracalla tre soli sono finora conosciuti e quello di Colonia sarebbe il quarto. Tale scarsità di multipli imperatorii è compensata dalla relativa abbondanza di multipli senatori!, dei quali ho trovati a descrivere otto nell’abbozzo di una prima serie di tali monete, che diedi nel mio Appunto N. XXV. (R. I. di Num. 1892).

Note

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