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MELANCONIA.


Ombra mesta non sei che versa pianto,
  E che passa fugace;
  Sei scheletro: ti arresti a me d’accanto
  Per togliermi la pace.
5Fisa rimango; mi si oscura il volto
  E amaramente penso;
  Mi par che l’aria odori di sepolto:
  Larve figura il senso.
Il chiaro Sol si toglie alla mia vista
  10E un deserto profondo,
  Una squallida valle immensa e trista
  Per me diventa il mondo.
È sterile d’ogni opra il mio pensiero:
  Sterile il duolo acuto:
  15Sordo alla voce di natura e al vero
  L'orecchio: il labbro muto.
Pindemonte! La tua ninfa gentile
  Par l’Ondina di un lago:
  Sparse ha le treccie sovra il manto umile,
  20Calma e pensosa imago.
Non è l’inferno quello: è il paradiso
  All'ombra di un cipresso.
  Oh se mutar potessi in quel bel viso
  Il teschio che ho qui presso!

Elena.


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