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Dante Alighieri - Monarchia (1312)
Traduzione dal latino di Marsilio Ficino (1468)
Libro II
Libro I - Capitolo XVIII Libro II - Capitolo I

Indice del libro II

  •  Capitolo I 
Proemio del secondo libro della Monarchia di Dante, et preparatione a mostrare se ’l popolo romano di ragione s’à presa la degnità dello inperio, che ·ssi dicie ’monarchia’.
Che verità è quella, nella quale le ragioni della presente inquisitione, come in principio suo, si riduchono.
Che ’l romano populo non usurpò, ma di ragione prese lo ’nperio sopra tutti e mortali.
Che quello che alla perfetione sua è aiutato da miracoli è da Dio voluto.
Che colui che diriza el pensiero suo al bene della repubricha diriza el pensiero al fine della ragione.
Che ·cchi pretende el fine della ragione, chon la ragione proccede.
Che quello che per natura è ordinato, per ragione s’osserva; et come el romano popolo da la natura fu ordinato a inperare.
Che ’l giudicio divino nelle cose occhulte può essere manifesto in due modi: o per ragione, o per fede.
Che ’l popolo romano, che avanzò tutti gli altri popoli nel corere allo inperio, per divina ragione avanzò.
Che quello che s’aquista per duello, per ragione s’aquista.
Che se lo ’nperio romano non fu per ragione, el pecchato d’Adamo in Cristo non fu punito.


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