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Er Logotenente Li du' ladri
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1832

MONZIGNOR TESORIERE

     C’è stato a Rroma a ttempo der vertecchio1
Un abbate fijjol d’un rigattiere,2
Che ddoppo d’avé ffatto er mozzorecchio3
Se trovò de risbarzo Tesoriere.

     E ssiccome era fijjo der mestiere,
Vedenno in cassa tant’oraccio vecchio,
Coll’ajjuto de costa der cassiere
Tutta l’aripulì ccom’uno specchio.

     Ma er Papa ch’era un omo duzzinale,
Pijjanno cuella cosa in mal umore,
Lo creò pe’ ggastigo Cardinale.

     E accusì se pò ddì de Monzignore
Cuello che ddimo4 noi de Fra Ccaviale:
La fesce sporca, e ddiventò ppriore.5

Terni, 6 novembre 1832

  1. A tempo antico: modo proverbiale. Il vertecchio è a Roma un anello di legno di forma sferoidale, che si aggiunge al basso del fuso per dargli peso, e valore al girare.
  2. Ricattiere: colui che compera cose vecchie, ed anche presta ad usura con pegno, in pubblico fondaco.
  3. Leguleio.
  4. Diciamo.
  5. Proverbio.

Note

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