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MORTE DI CEICE E ALCIONE
Vedi que’ bianchi augelli
Giammai divisi al vol?
Sposi già furon quelli
4Che non divise il duol.
Odi dal mare, o Bice,
La tenera Alcion?
Chiama lo sposo e dice:
8Sempre a te fida io son.
Le mal sicure vele
Sciolse Ceice un dì,
Ed Alcion fedele
12Lui col sospir seguì.
In sulla smorta faccia
Freddo il sospir tornò,
E la feral minaccia
16Del mar v’effigiò.
Ahi che su quella sponda
Lo sposo estinto un dì
Vide... lanciossi... e l’onda
20In morte ancor gli unì!
Ma poichè l’onde avare
Son sempre, e il mar crudel,
Giove gli tolse al mare
24E gli commise al ciel.
Bice, dal flutto infido
S’io non ritorno a te,
Non t’accostare al lido,
28Nè chiedermi perchè.
Nè al mio destino avvinta,
Nè sotto un altro vel,
Meco ti bramo estinta,
32O il mar nè accolga o il ciel.