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Questo testo fa parte della raccolta Novelle (Bandello, 1853)
RACCOLTA
DI
NOVELLIERI ITALIANI
NOVELLE
DI
MATTEO BANDELLO
VOLUME SECONDO
TORINO
CUGINI POMBA E COMP. EDITORI
1853
Indice
- Parte I
- Novella XXXVII - Una bella donna usa carnalmente con un leproso, e al marito il manifesta, che si contenta che con altri uomini si congiunga
- Novella XXXVIII - Ingegnosa astuzia d’un povero uomo in cavar danari di mano ad un abbate, ed alla innamorata d’esso abbate
- Novella XXXIX - Filippo duca di Borgogna si mette fuor di proposito a grandissimo periglio
- Novella XL - Inganno usato da una scaltrita donna al marito con una subita astuzia
- Novella XLI - Infelice esito dell’amore del re Massinissa e della reina Sofonisba sua moglie
- Novella XLII - Il signor Didaco Cenliglia sposa una giovane, e poi non la vuole, e da lei è ammazzato
- Novella XLIII - Francesco Totto innamorato di madama Bartolommea Calora, per gelosia di quella, disperato s’impicca
- Novella XLIV - Il marchese Niccolò III da Este, trovato il figliuolo con la matrigna in adulterio, a tutti due in un medesimo giorno fa tagliare il capo in Ferrara
- Novella XLV - Narra messer Filippo Baldo come Anna regina d’Ungheria, amata da uomo di basso legnaggio, quello magnificamente rimeritò: con molti belli accidenti
- Novella XLVI - Narra messer Girolamo Cittadino in che modo madama Margherita di Scozia delfina di Francia onorasse maestro Alano poeta francese
- Novella XLVII - Il signor Costantino Boccali si getta nell’Adige, ed acquista l’amore della sua donna, che prima non l’amava
- Novella XLVIII - Il re Lodovico XI fa del bene a un guattero per un bel motto da quello detto argutissimamente
- Novella XLIX - Anselmo Salimbene, magnificamente operando, libera il suo nemico dalla morte, e la sorella di quello lo prende per moglie
- Novella L - Una donna cortigiana in Lione, pensando compiacere a chi a sua posta la teneva, s’ammazza molto scioccamente
- Novella LI - Il cavalier Spada per gelosia ammazza se stesso ’ ed anco la moglie, perchè non restasse viva dopo lui
- Novella LII - Bellissima vendetta che fece uno schiavo della morte del suo Soldano contra un malvagio figliuolo di quello
- Novella LIII - Befìa fatta da un contadino alla padrona, e da lei al vecchio marito che era geloso, con certi argomenti ridicoli
- Novella LIV - Il Boientis repudia la moglie, che si rimarita, e poi anche esso Boientis la ripiglia, pensando il suo rivale esser becco
- Novella LV - Un castellano, trovala la moglie in adulterio col suo signore, gli ammazza, ond’egli con molti altri è miserabilmente morto
- Novella LVI - Strana e meravigliosa usanza che era anticamente in Idrusa, ove a ciascuno era lecito, senza punizione del magistrato, levarsi la vita.Degli orti dell’isola Samo, ecc
- Novella LVII - Una cortesia usata da Mansor re e pontefice maomettano di Marocco ad un povero pescatore suo soggetto
- Novella LVIII - Fra Filippo Lipidi fiorentino pittore è preso da’ Mori e fatto schiavo, e per l’arte della pittura è fatto libero ed onorato
- Novella LIX - Uno diventato geloso della moglie, credendo quella con l’adultero ammazzare, una sua figliolina uccide
- Parte II
- Novella I - Un prete avaro è gentilmente beffato da alcuni buon compagni, che gl’involarono un grosso castrone
- Novella II - Don Faustino con nuova invenzione dell’augello grifone gode del suo amore, gabbando tutti i suoi popolani
- Novella III - Guglielmo tedesco con un piacevol argomento cava danari di mano ad un prelato, che era con la sua innamorata
- Novella IV - Fra Francesco veneziano ama una donna, che di un altro s’innamora, e vuol fare ammazzare il frate: il quale ammazza il rivale, e la donna lascia per morta
- Novella V - Fabio romano è da Emilia per gelosia ammazzato, acciò che un’altra per moglie non pigliasse: ed ella sovra di lui subito s’uccide
- Novella VI - Ligurina, rubata al sacco di Genova, dopo lungo tempo è da’ suoi conosciuta e messa in un monistero
- Novella VII - L’abbate Gesualdo vuol rapir una giovine, e resta vituperosamente da lei ferito; ed ella, saltata nel fiume, s’aiuta
- Novella VIII - Crisoforo innamorato d’Apatalea, per inganno prende di quella amoroso piacere, che sempre se gli era mostrata ritrosa
- Novella IX - La sfortunata morte di due infelicissimi amanti, che l’uno di veleno, e l’altro di dolore morirono: con varii accidenti
- Novella X - Piacevoli beffe d’un pittor veronese fatte al conte di Cariati, al Bembo e ad altri con faceti ragionamenti
- Novella XI - Una donna si trova in un tempo aver tre innamorati in casa; e venendo il marito, quello mirabilmente beffa
- Novella XII - Il marito, trovata la moglie in adulterio, fa che impicca l’adultero; e quella fa sempre in quella camera restare, ove l’amante era impiccato
- Novella XIII - Maometto imperator de’ Turchi ammazza i fratelli, i nipoti, e i servidori con inudita crudeltà vie più che barbara
- Novella XIV - Meguolo Lercaro genovese, battuto da un favorito deli’imperadore di Trebisonda, gli fa di molti danni
- Novella XV - Alessandro duca di Firenze fa che Pietro sposa una mugnaia che aveva rapita, e le fa far molto ricca dote
- Novella XVI - Bell'atto di giustizia fatto da Alessandro Medici duca di Firenze contro un suo favorito cortegiano
- Novella XVII - La moglie d’un Bresciano, imbriaca, si pensa esser ita in paradiso, e dice di gran pappolate
- Novella XVIII - Piacevole e faceto detto di un Tedesco in una pubblica festa circa il bere; e la festa a Napoli si faceva
- Novella XIX - Il re Lodovico XI con arguta risposta morde Lodovico suo genero duca d’Orleans
- Novella XX - Uno trova la moglie con un prete, quella ammazza, e fa che il prete da se medesimo si castra
- Novella XXI - Sesto Tarquinio sforza Lucrezia; ed è cacciato da Roma col padre e fratelli, ed è dannato a perpetuo esilio
- Novella XXII - Il signor Giovanni Venlimiglia ama Lionora Macedonia, e non è amato. Egli si mette ad amar un’altra. Essa Lionora poi ama lui; e non essendo da lui amata, si muore
- Novella XXIII - Un abbate si libera da un grave giudizio con una pronta e faceta risposta data ai signori senatori
- Novella XXIV - Un frate minore con nuovo inganno prende d’una donna amoroso piacere; onde ne seguita la morte di tre persone, ed egli si fugge
- Novella XXV - Un geloso fuor di proposito per tema del fuoco salta giù da alto, e morendo lascia la moglie erede universale
- Novella XXVI - Luchino Vivaldo ama lungo tempo, e non è amato: poi essendo in libertà sua di goder l’amata donna, se n’astiene
- Novella XXVII - Istoria dell’origine dei marchesi del Carretto, e d’altri marchesi in Monferrato e nelle Langhe
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