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S'alcun volesse la casón savere Metiamo el parentato da un lato
Questo testo fa parte della raccolta XIII. Gualpertino da Coderta

I

Chiede umilmente perdono al padre.

O padre mco, pognam che me cazassi
e vaginassi ver’de mi el coltello,
tego farò co come fa ’l catello
4quando ’l segnore gli ha dato de’ sassi:
ch’a piè gli torna cum zachiti passi,
lecandol tuto uman piú d’un agnello,
subitamente, no stando rebello;
8ché eo da te la exenzia e carne trassi.
E, quando cn tuto estraniar no vogli
dagli altri padri, cui l’amore strinze,
11sentir te de* de la carne filiale.
Eo ti confesso pur c’ho fato male:
ma cognoscenz’a retornar me pinze,
14e come serpe convèn ch’eo mi spogli.

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