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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Antonio Volpi


III1


Occhi miei, che lo sguardo alzar solete
     Lassù del Cielo alle bellezze eterne,
     E del fiacco vigor, che mal discerne,
     Spesso dolenti e lagrimosi siete;
5S’è scarso refrigerio a tanta sete
     Mirar di fuori le magion superne;
     Nè si concede a voi di più vederne,
     Per la nebbia mortal, che intorno avete:
Non però men felice è vostra sorte,
     10Nè dee basso desìo volgervi a terra
     Per vagheggiar le region di Morte.
Se consiglio, divin vi lascia in guerra,
     Dolce è vegliare alle beate porte,
     E lo Sposo aspettar, che le disserra.

  1. In nome di Maria Beatrice Ferri Gentildonna Padovana, quando fece la sua religiosa professione.


Note

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