Questo testo è stato riletto e controllato.


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Carlo Maria Maggi


X


Oh quanti inganni in giovanil pensiero,
     Quando la pronta speme, e il senno tardo
     Ogni saggio timor stiman codardo,
     Sotto del senso al mal usato impero!
5Io, che perciò smarrito ho già ’l sentiero,
     Alle fallite vie rivolgo il guardo;
     Scorgo vani gli onori, e Amor bugiardo,
     E mi fermo a pensar, se ancor vi spero.
Sento che le speranze ancor le piume
     10Della lor vanità piegar non sanno;
     E cessato l’error, dura il costume.
Almen durasse il mio primiero inganno!
     A chi è fuor di cammino un tardo lume
     Accresce il duolo, e non corregge il danno.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.