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di vittorio alfieri 105

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XCIX [cxxxiv].[1]

A Pisa, col tempo cattivo.

Mezzo dormendo ancor domando: Piove?
Tutta la intera notte egli è piovuto.[2]
Sia maledetto Pisa! ognor ripiove;
4 Anzi, a dir meglio, e’ non è mai spiovuto.
Almen, quando adirato il pluvio Giove
Fea d’abitanti l’universo muto,
Acqua in ciel fabbricando in fogge nuove,
8 Quell’acquosa sua rabbia ha un modo avuto:[3]
Ma qui, non degni or di affogar ci crede,
Né di goder del Sol la dolce vista;
11 Purché[4] in molle ei ci tenga, e il capo e il piede.
Siam forse noi di quella specie trista,
Che né in ben né in mal far mai non eccede,
14 Sí che di noja il Ciel sol ci contrista?[5]

C [cxxxv].[6]

Ha una dolce visione della sua donna.

Solo, fra i mesti miei pensieri, in riva
Al mar là dove il Tosco fiume[7] ha foce,


  1. Nel ras.: «31 dicembre, in Pisa».
    «Il soggiorno di Siena senza il mio Gori, mi si fece immediatamente insoffribile. Volli tentare d’indebolirne alquanto il dolore, senza punto scemarmene la memoria, col cangiare e luoghi ed oggetti. Mi trasferii perciò nel novembre in Pisa [nel palazzo Prini, in via S. Maria] risolutomi di starvi quell’inverno; ed aspettando che un miglior destino mi restituisse a me stesso; che privo d’ogni pascolo del cuore, veramente non mi potea riputar vivo», (Aut., IV, 14°). Intorno al soggiorno del l’A. a Pisa, vegg. Vitt. Cian, in Nuova antologia del 16 ottobre 1903.)
  2. 2. Questo verso contiene la risposta del servitore, andato a svegliare il Poeta.
  3. 5-8. Allude l’A. al mito del diluvio universale, scatenato da Giove per disperdere le generazioni umane troppo guaste e per ripopolare, in appresso, di nuove genti la terra: solo Deucalione, figlio di Prometeo, avvertito dell’intenzione di Giove, poté mettersi in salvo entro un’arca con la moglie Pirra. — Modo, misura o anche termine, fine.
  4. 11. Purché, basta che.
  5. 12-14. L’A. allude a quei peccatori che Dante trova nell’antinferno, vissuti «senza infamia e senza lodo» e di cui Virgilio dice:
    Questi non hanno speranza di morte,
    E la lor cieca vita è tanto bassa,
    Che invidiosi son d’ogni altra sorte.
    Fama di loro il mondo esser non lassa;
    Misericordia e giustizia gli sdegna...
  6. Nel ms.: «4 gennaio, in Pisa, al mare».
  7. 2. Il Tosco fiume è l’Arno; il luogo dove esso ha foce è Marina di Pisa.
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