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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alfieri - Rime scelte, Sansoni, 1912.djvu{{padleft:238|3|0]]
Sonetto VIII.
17 febbraio 1791 in Parigi.
Io, cui natura, esperïenza, e amore
D’ogni antica bell’arte,[1] o fatto antico,
Implacabil fean sempre aspro nemico
4 Di Tirannide, madre di rancore;[2]
Di quante n’ebbe il mondo or la peggiore
Io lauderei, di Vïolenza amico?
Ogni abbiente[3] veder fatto mendico;
8 Grande ogni vil, possente ogni impostore?
E infami schiavi scellerati tanti,
Di sacrosanta Libertade in nome,
16 Lieti, e pingui veder degli altrui pianti?
Servil gregge malnato, invan ti nome[4]
Popol; sei plebe, e il sei piú ria che avanti,
14 Dacché in serto regal[5] cinte hai tue chiome.
Sonetto XII.
14 settembre 1792 in Ath.
Atroce assai, ma piú codardo, stuolo
Di rugginosi imbelli[6] spiedi armato,
Ecco si avventa al carcer mal guardato,[7]
4 In cui si ammontan giusti a suolo a suolo.[8]
Di orribili urli rimbombare il polo[9]
Odo, e fuor tratti i miseri, svenato
- ↑ 2. Arte, usanza, costume.
- ↑ 4. Reminiscenza, forse, del dantesco (Par., VIII, 73 seg.):
... mala signoria, che sempre accuora
Li popoli suggetti.... - ↑ 7. Abbiente, possidente.
- ↑ 12. Ti nome, ti chiami.
- ↑ 14. In serto regal, con diadema regale. Nella satira la Sesqui-plebe (25 segg.):
.... a voi primi alta ragion m’insegna
Ch’esser dobbiate in fra le classi umane
Qualor sen fa patibolar rassegna.
Le cittadine infamie e le villane
Veggo in voi germoglianti in fido innesto,
E in un de’ Grandi le rie voglie insane. - ↑ 2. Imbelli non fabbricati per combattere.
- ↑ 3. Il carcere mal guardato, è la Prigione della Forza.
- ↑ 4. A snolo a suolo, a strato a strato.
- ↑ 5. Il polo, il cielo, come in Orazio (Ep. XVII):
polo
Deripere lnnam vocibus possim meis;
e come nel Tasso Ger. lib., III, 4°):
... sotto ignoto polo.