< Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, IV.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
indice | 491 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Bandello - Novelle, Laterza 1911, IV.djvu{{padleft:494|3|0]]
Il Bandello al vertuoso ed illustre signore il signor Cesare Trivulzo salute |||
» 283
Novella XXIV. — Una giovanetta, essendo suo fratello da uno sbirro assalito, ammazza esso sbirro ed è da la giustizia liberata |||
» 284
Il Bandello al magnifico messer Girolamo Cittadino |||
» 289
Novella XXV. — Gian Maria Vesconte secondo duca di Milano fa interrare un parrocchiano vivo, che non voleva seppellire un suo popolano se non era da la moglie di quello pagato |||
» 290
Il Bandello al magnifico messer Gian Giacomo Gallarate |||
» 293
Novella XXVI. — Il capitano Biagino Crivello ammazza nel monte di Brianza un prete per aver il beneficio per un suo parente |||
» 294
Il Bandello a l’eccellente filosofo messer Gian Cristoforo Confalonero |||
» 297
Novella XXVII. — Una giovane innamorata inebriando la sua vecchia si ritruova col suo amante e si godono insieme |||
» 298
Il Bandello al magnifico dottor di leggi messer Francesco Maria Trovamala salute |||
» 301
Novella XXVIII. — Fra Michele da Carcano predicando in Firenze è beffato da un fanciullo con un pronto detto |||
» 302
Il Bandello al magnifico signor Carlo Attellano |||
» 307
Novella XXIX. — Sotto specie di far alcuni incantesimi uno scolare di paura se ne more, essendo in una sepoltura |||
» 308
Il Bandello al signor Girolamo Pellizzaro |||
» 317
Novella XXX. — Un prete castrato porta a dosso i testicoli ed una fanciulla glieli mangia, credendo che fossero fichi |||
» 318
Il Bandello a l’illustre e vertuoso signor Giovanni Rotario |||
» 321
Novella XXXI. — Un giovine milanese, innamorato d’una cortegiana in Vinegia, s’avvelena veggendosi da quella non esser amato |||
» ivi
Il Bandello a l’illustre e riverendo monsignor Sforza Riario vescovo di Lucca salute |||
» 325
Novella XXXII. — Pronto ed arguto detto d’un buffone a la presenza del duca Galeazzo Sforza contra i frati carmeliti |||
» 326
Il Bandello a l’illustre e valoroso signore il signor Roberto Sanseverino conte di Gaiazzo salute |||
» 329
Novella XXXIII. — Un vecchio innamorato è cagione de la morte sua e del proprio figliuolo per gelosia d’una femina |||
» 330
Il Bandello a l’illustre signora Ippolita marchesa di Scaldasole salute |||
» 335
Novella XXXIV. — Il signor Girolamo de la Penna in Pol- |||
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.