< Pagina:Bandello - Novelle. 1, 1853.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

indice 397

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Bandello - Novelle. 1, 1853.djvu{{padleft:401|3|0]]

Novella XXIV. Una donna falsamente incolpata, è posta per esca ailioni e scampa, e l’accusatore da quelli è divorato 
pag. 270
— XXV. Mirabile astuzia usata da un ladro rubando ed ingannando il re dell’Egitto 
» 276
— XXVI. Il signor Antonio Bologna sposa la duchessa d’Amalfi, e tutti due sono ammazzati 
» 285
— XXVII. Don Diego dalla sua donna sprezzato, va a starsi in una grotta, e come n’uscì 
» 296
— XXVIII. Varii accidenti e pericoli grandissimi avvenuti a Cornelio per amor d’una giovane 
» 322
— XXIX. Quanto semplicemente un cittadin forlivese rispondesse ad un frate che predicava 
» 337
— XXX. Diversi detti salsi della viziosa e lorda vita d’un archidiacono mantovano 
» 340
— XXXI. Varie proposte e risposte di persone diverse prontamente dette 
» 345
— XXXII. Frate Francesco spagnuolo, volendo cacciar con inganni i Giudei del regno di Napoli, è imprigionato 
» 349
— XXXIII. Due amanti si trovano la notte insieme, e il giovine di gioia si muore, e la fanciulla di dolor s’accora 
» 354
— XXXIV. Gandino bergamasco scrive i peccati della moglie, e gli dà al frate che ode la confessione di quella, e fa mille altre pazzie 
» 360
— XXXV. Nuovo modo di castigar la moglie ritrovato da un gentiluomo veneziano 
» 382
— XXXVI. Disonestissimo amore di Faustina imperadrice, e con che rimedii si levò colai amore 
» 392
    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.