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Novella XXIV. Una donna falsamente incolpata, è posta per esca ailioni e scampa, e l’accusatore da quelli è divorato |
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— XXV. Mirabile astuzia usata da un ladro rubando ed ingannando il re dell’Egitto |
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— XXVI. Il signor Antonio Bologna sposa la duchessa d’Amalfi, e tutti due sono ammazzati |
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— XXVII. Don Diego dalla sua donna sprezzato, va a starsi in una grotta, e come n’uscì |
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— XXVIII. Varii accidenti e pericoli grandissimi avvenuti a Cornelio per amor d’una giovane |
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— XXIX. Quanto semplicemente un cittadin forlivese rispondesse ad un frate che predicava |
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— XXX. Diversi detti salsi della viziosa e lorda vita d’un archidiacono mantovano |
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— XXXI. Varie proposte e risposte di persone diverse prontamente dette |
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— XXXII. Frate Francesco spagnuolo, volendo cacciar con inganni i Giudei del regno di Napoli, è imprigionato |
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— XXXIII. Due amanti si trovano la notte insieme, e il giovine di gioia si muore, e la fanciulla di dolor s’accora |
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— XXXIV. Gandino bergamasco scrive i peccati della moglie, e gli dà al frate che ode la confessione di quella, e fa mille altre pazzie |
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— XXXV. Nuovo modo di castigar la moglie ritrovato da un gentiluomo veneziano |
» | 382 |
— XXXVI. Disonestissimo amore di Faustina imperadrice, e con che rimedii si levò colai amore |
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