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46 Chi l’ha detto? [172-176]

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Chi l'ha detto.djvu{{padleft:78|3|0]]a costoro non meno che agli inetti che guastano le faccende nelle quali mettono mano, si applicano le parole virgiliane

172.   Non tali auxilio, nec defensoribus istis
Tempus eget.[1]







§ 10.



Benignità, perdono





Anche in questo paragrafo non sono molte le frasi che mi occorrerà citare. Ricordo il bel verso

173.   Amico, hai vinto: io ti perdon...; perdona.

che sono le parole rivolte da Clorinda trafitta mortalmente al suo feritore Tancredi, e l’oraziano

174.   Hanc veniam petimusque damusque vicissim.[2]

(Orazio, Arte poetica, v. 11).

e meglio ancora il biblico:

175.   Qui sine peccato est vestrum, primus in illam lapidem mittat.[3]

(Evang. di S. Giovanni, cap. VIII, v. 7).

ch’è la difesa della donna adultera fatta da Cristo, il quale l’accomiata dicendo:

176.   Vade, et jam amplius noli peccare.[4]

(Ivi, v. 11).

  1. 172.   Non di tale aiuto nè di questi difensori vi è oggi bisogno.
  2. 174.   Questo perdono ci chiediamo e ci concediamo a vicenda.
  3. 175.   Chi di voi è senza peccato, getti su di lei la prima pietra.
  4. 176.   Va’, e non peccare mai più.
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