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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Dieci lettere di Publio Virgilio Marone.djvu{{padleft:72|3|0]]
D I L E G G I D E L P A R N A S O I T A L I A N O
Promulgate e sottoscritte da Omero, Pindaro,
Anacreonte, Virgilio, Orazio, Properzio, Dante,
Petrarca, Ariosto, ne’ Comizj Poetici
tenuti in Elisio.
NOn si mettano i giovani allo studio di Poesia come le gregge. Un di cento coltivisi, alcuni pochi se ne informino leggermente, il resto non si strazi con molt’ore d’eculeo, e di tortura ogni giorno, e col tormento inventato da Mezenzio.
Diasi loro piccol compendio di pochi precetti, e subito i buoni esemplari da leggere. Cento versi di buon Poeta insegnano più che tutti i tomi de’ Precettori. Questi si diano a coloro che son fatti per ruminare, siccome i bovi, per non sapere che farsi.
Non usurpino più le scuole i talenti dal Ciel destinati alla Milizia, all’Aritmetica, ed all’Aratro.
La Poesia latina si legga, ed intenda affin di perfezionare l’italiana. Chi pretende di riuscire