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CANTO SESTO[n 1]




ARGOMENTO.

Viene la notte. Fingal dà un convito alla sua armata, al quale Svarano è presente. Il re comanda ad Ullino suo bardo di cantare una Canzone di pace, costume che sempre si osserva al fine di una guerra. Ullino narra le imprese di Tremmor, bisavolo di Fingal, nella Scandinavia, e i suoi sponsali con Inibaca sorella del re di Loclin, ch'era un antenato di Svarano. Fingal generosamente rimette Svarano in libertà, e gli permette di ritornare col rimanente del suo esercito a Loclin. Fingal dimanda a Carilo nuove di Cucullino. Storia di Grumal. Giunge la mattina. Svarano parte. Fingal va alla caccia; poscia s'incammina alla volta di Cucullino. Lo ritrova nella grotta di Tura; lo conforta e lo lascia consolato. Il giorno dietro egli fa vela per la Scozia, con che si chiude il poema.


  Precipitaro i nugoli notturni,1
E si posàr su la pendice irsuta
Del cupo Cromla. Sorgono le stelle
Sopra l’onde di Ullina, e i glauchi lumi
5Mostrano fuor per la volante nebbia.
Mugge il vento lontano: è muta e fosca
La pianura di morte. Ancor gli orecchi
Dolce fiedea l’armonïosa voce
Del buon cantore. Ei celebrò i compagni
10Di nostra gioventude, allor che prima
Noi c’incontrammo in sull’erboso Lego,
E la conca ospital girava intorno.
Tutte del Cromla le nebbiose cime
Risposero al suo canto, e l’ombre antiche
15De’ celebrati eroi venner sull’ale
Ratte dei nembi, e con desìo fur viste
Piegarsi al suon delle gradite lodi.
  Benedetto il tuo spirto in mezzo ai venti,

  1. Questo canto incomincia dalla quarta notte, e termina al principio della sesta giornata.
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