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Fascio Terzo. 255

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[1] Nil est ab omni ... Parte beatum.

Raccontò Teledapo, che nel suo ritorno ad Epheso gli era al rovescio avvenuto.

Disse, che in un luogo d’Epiro fù assalito, e spogliato da i Malandrini, e frà i Cittadini di quel Paese, non senza cagione; secondo di canine razze, più canità, che carità ritrovato havea. Conchiude poi, che in un sol Contado un rustico, ma civile Huomo, l’haveva fraternamente raccolto, e quivi trattenuto si era, finche da Corfù, ove attenenze di parentelle haveva, gli furono i necessarij viatici trasmessi, per lo proseguimento del suo cammino in Macedonia.

A pena Teledapo terminata questa sua narrativa, che Egideargo, anhelante oltre modo delle glorie dell’hospite amico, prese à favellar di lui alla Brigata in sì fatta guisa.

Narrò Teledapo in quest’ultimo accidente i danni della Fortuna, ma non ispiegò per modestia le vantaggiose speculationi dell’Intelletto, che per lo più fra le turbolenze della humana vita rischiarasi. Dall’empie repulse, che trovò egli nelle sue miserie frà quei Cittadini in Epiro, e dalle pietose accoglienze, fatteli in un rustico Huomo nel suo Tugurio, trasse materia in cammino di descri-


  1. Horat.
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