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I dieci DEUTERONOMIO, 5. comandamenti.

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45  Queste son le testimonianze, e gli statuti, e le leggi, le quali Mosè pronunziò a’ figliuoli d’Israele, dopo che furono usciti d’Egitto.

46  Di qua dal Giordano, nella valle, dirincontro a Bet-peor, nel paese di Sihon, re degli Amorrei, che abitava in Hesbon; il qual Mosè, e i figliuoli d’Israele, aveano percosso, dopo che furono usciti d’Egitto;

47  E il cui paese conquistarono, insieme col paese di Og, re di Basan; due re degli Amorrei, i quali erano di qua dal Giordano, verso il Sol levante;

48  Da Aroer, che è in su la riva del torrente di Arnon, e fino al monte di Sion, che è Hermon,

49  E tutta la pianura di qua dal Giordano, verso oriente; e fino al mar della pianura, sotto Asdot-Pisga.

5
  E Mosè chiamò tutto Israele, e disse loro: Ascolta, Israele, gli statuti e le leggi le quali io pronunzio oggi a’ vostri orecchi; imparatele adunque, e osservatele, per metterle in opera.

2  Il Signore Iddio nostro fece patto con noi in Horeb.

3  Il Signore non fece questo patto co’ nostri padri, anzi con noi, che siamo oggi qui e siamo tutti in vita.

4  Il Signore parlò con voi a faccia a faccia, sul monte, di mezzo al fuoco,

5  (Stando io in quel tempo fra il Signore e voi, per rapportarvi la parola del Signore[1]; conciossiachè voi temeste per quel fuoco, e non saliste in sul monte), dicendo[2]:

6  Io sono il Signore Iddio tuo, che ti ho tratto fuor del paese di Egitto, della casa di servitù.

7  Non avere altri dii nel mio cospetto.

8  Non farti scultura alcuna, immagine alcuna di cosa che sia in cielo disopra, nè di cosa che sia in terra disotto, nè di cosa che sia nell’acque disotto alla terra.

9  Non adorar quelle cose, e non servir loro; perciocchè io, il Signore Iddio tuo, sono un Dio geloso, che fo punizione dell’iniquità de’ padri sopra i figliuoli, fino alla terza e alla quarta generazione, inverso quelli che m’odiano;

10  E uso benignità in mille generazioni verso quelli che m’amano, e osservano i miei comandamenti.

11  Non usare il Nome del Signore Iddio tuo in vano; perciocchè il Signore non terrà per innocente chi avrà usato il suo Nome in vano.

12  Osserva il giorno del riposo, per santificarlo, siccome il Signore Iddio tuo t’ha comandato.

13  Lavora sei giorni, e fai ogni opera tua.

14  Ma il settimo giorno è il giorno del riposo al Signore Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, nè tu, nè il tuo figliuolo, nè la tua figliuola, nè il tuo servo, nè la tua serva, nè il tuo bue, nè il tuo asino, nè alcuna tua bestia, nè il tuo forestiere, che è dentro alle tue porte; acciocchè il tuo servo, e la tua serva, si riposino, come tu.

15  E ricordati che tu sei stato servo nel paese di Egitto, e che il Signore Iddio tuo ti ha tratto fuor di là con potente mano, e con braccio disteso[3]; perciò il Signore Iddio tuo ti comanda che tu osservi il giorno del riposo.

16  Onora tuo padre e tua madre, come il Signore Iddio tuo ti ha comandato; acciocchè i tuoi giorni sieno prolungati[4]; e acciocchè ti sia bene in su la terra che il Signore Iddio tuo ti dà.

17  Non uccidere.

18  Non commettere adulterio.

19  Non furare.

20  Non dir falsa testimonianza contro al tuo prossimo.

21  Non concupir la moglie del tuo prossimo; parimente non appetir la casa del tuo prossimo; nè il suo campo, nè il suo servo, nè la sua serva, nè il suo bue, nè il suo asino, nè cosa alcuna che sia del tuo prossimo.

22  Queste parole pronunziò il Signore a tutta la vostra raunanza, sul monte, di mezzo al fuoco, alla nuvola, e alla caligine, ad alta voce; e non le disse altro; e scrisse quelle sopra due Tavole di pietra, le quali egli mi diede.

23  Ora, dopo che aveste udita quella voce di mezzo all’oscurità, ardendo il monte in fuoco, voi foste a me, cioè tutti i Capi delle vostre tribù, e i vostri Anziani;

24  E diceste: Ecco, il Signore Iddio nostro ci ha fatta veder la sua gloria, e la sua grandezza, e noi abbiamo udita la sua voce di mezzo al fuoco; oggi abbiamo veduto che, parlando Iddio con l’uomo, esso è rimasto in vita.

25  Ora dunque, perchè morremmo noi? perciocchè questo gran fuoco ci consumerà; se noi seguitiamo a udire ancora la voce del Signore Iddio nostro, noi morremo.

26  Imperocchè, quale è la carne, qual ch’ella sia, che, avendo udita la voce del vivente Iddio, parlante di mezzo al fuoco, come abbiamo udito noi, sia restata in vita?

27  Accostati tu, e ascolta tutto ciò che il Signore Iddio nostro dirà; e tu ci rapporterai tutto ciò che il Signore Iddio nostro ti avrà detto, e noi l’ascolteremo, e lo faremo.

28  E il Signore udì la voce delle vostre

  1. Gal. 3. 19.
  2. fino al vers. 21 vadi Es. 20. 2-17, e riferenze.
  3. Deut. 4. 34.
  4. Deut. 4. 40.

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