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Sacrifizio d'Isacco. | GENESI, 23. | Morte di Sara. |
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4 Al terzo giorno, Abrahamo alzò gli occhi, e vide quel luogo di lontano.
5 E disse a’ suoi servitori: Restate qui con l’asino; ed io e il fanciullo andremo fin colà, ed adoreremo; poi ritorneremo a voi.
6 Ed Abrahamo prese le legne per l’olocausto, e le mise addosso ad Isacco, suo figliuolo[1]; e prese in mano il fuoco e il coltello; e se ne andarono amendue insieme.
7 Ed Isacco disse ad Abrahamo suo padre: Padre mio. Ed egli rispose: Eccomi, figliuol mio. Ed Isacco disse: Ecco il fuoco e le legne; ma dove è l’agnello per l’olocausto?
8 Ed Abrahamo disse: Figliuol mio, Iddio si provvederà d’agnello per l’olocausto. Ed essi se ne andarono amendue insieme.
9 E giunsero al luogo il quale Iddio avea detto ad Abrahamo; ed egli edificò quivi un altare, ed ordinò le legne; e legò Isacco suo figliuolo, e lo mise su l’altare disopra alle legne[2].
10 Ed Abrahamo stese la mano, e prese il coltello per iscannare il suo figliuolo.
11 Ma l’Angelo del Signore gli gridò dal cielo, e disse: Abrahamo, Abrahamo. Ed egli disse: Eccomi.
12 E l’Angelo gli disse: Non metter la mano addosso al fanciullo, e non fargli nulla; perciocchè ora conosco che tu temi Iddio, poichè tu non mi hai dinegato il tuo figliuolo, il tuo unico[3].
13 Ed Abrahamo alzò gli occhi, e riguardò; ed ecco un montone dietro a lui, rattenuto per le corna ad un cespuglio. Ed Abrahamo andò, e prese quel montone, e l’offerse in olocausto, in luogo del suo figliuolo.
14 Ed Abrahamo nominò quel luogo: Il Signor provvederà. Che è quel che oggi si dice: Nel monte del Signore sarà provveduto.
15 E l’Angelo del Signore gridò ad Abrahamo dal cielo, la seconda volta;
16 E disse: Io giuro per me stesso[4], dice il Signore, che, poichè tu hai fatto questo e non mi hai dinegato il tuo figliuolo, il tuo unico;
17 Io del tutto ti benedirò, e farò moltiplicar grandemente la tua progenie, tal che sarà come le stelle del cielo, e come la rena che è in sul lido del mare; e la tua progenie possederà la porta de’ suoi nemici.
18 E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie; perciocchè tu hai ubbidito alla mia voce[5].
19 Poi Abrahamo se ne ritornò a’ suoi servitori. E si levarono, e se ne andarono insieme in Beerseba, ove Abrahamo dimorava.
20 E dopo queste cose, fu rapportato ad Abrahamo: Ecco, Milca ha anch’essa partoriti figliuoli a Nahor, tuo fratello.
21 Questi furono: Us primogenito di esso, e Buz suo fratello, e Chemuel padre di Aram,
22 E Chesed, ed Hazo, e Pildas, ed Idlaf, e Betuel.
23 (Or Betuel generò Rebecca.) Milca partorì questi otto a Nahor fratello di Abrahamo.
24 E la concubina di esso, il cui nome era Reuma, partorì anch’essa Tebach, e Gaham, e Tahas, e Maaca.
Morte e sepoltura di Sara.
2 E Sara morì in Chiriat-arba, ch’è Hebron, nel paese di Canaan, ed Abrahamo entrò, per far duolo di Sara, e per piangerla.
3 Poi Abrahamo si levò d’appresso al suo morto, e parlò a’ figliuoli di Het, dicendo:
4 Io sono straniere ed avveniticcio appresso di voi; datemi la possessione di una sepoltura appo voi; acciocchè io seppellisca il mio morto, e mel levi d’innanzi.
5 E i figliuoli di Het risposero ad Abrahamo, dicendogli:
6 Signor mio, ascoltaci: Tu sei per mezzo noi un principe divino; seppellisci il tuo morto nella più scelta delle nostre sepolture; niuno di noi ti rifiuterà la sua sepoltura, che tu non vi seppellisca il tuo morto.
7 Ed Abrahamo si levò, e s’inchinò al popolo del paese, a’ figliuoli di Het;
8 E parlò con loro, dicendo: Se voi avete nell’animo che io seppellisca il mio morto, e mel levi d’innanzi, ascoltatemi: Intercedete per me appo Efron, figliuolo di Sohar;
9 Che mi dia la spelonca di Macpela, che è sua, la quale è nell’estremità del suo campo; che me la dia per lo suo prezzo intiero, per possession di sepoltura fra voi.
10 (Or Efron sedeva per mezzo i figliuoli di Het.) Ed Efron Hitteo rispose ad Abrahamo, in presenza de’ figliuoli di Het, di tutti coloro ch’entravano nella porta della sua città, dicendo:
11 No, signor mio; ascoltami: Io ti dono il campo; ti dono ancora la spelonca ch’è in esso; io te ne fo un dono, in presenza de’ figliuoli del mio popolo; seppelliscivi il tuo morto.
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