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Davide mangia il pane sacro. | 1 SAMUELE, 22. | davide figgiasco. |
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5 E Davide rispose al Sacerdote, e gli disse: Anzi le donne sono state appartate da noi dall’altro ieri che io partii; e gli arnesi de’ fanti già erano santi; benchè il nostro viaggio sia per affare che non è sacro; quanto più adunque sarà oggi quel pane tenuto santamente fra i nostri arnesi?
6 Il Sacerdote adunque gli diè del pane sacro[1]; perciocchè quivi non era altro pane che i pani di presenza, ch’erano stati levati d’innanzi al Signore, per mettervi de’ pani caldi, il giorno stesso che quelli si erano levati.
7 Or in quel dì un uomo de’ servitori di Saulle, il cui nome era Doeg, Idumeo[2], il principale de’ mandriani di Saulle, era quivi rattenuto davanti al Signore.
8 E Davide disse ad Ahimelec: Non hai tu qui a mano alcuna lancia o spada? perciocchè io non ho presa meco nè la mia spada, nè le mie armi; perchè l’affare del re premeva.
9 E il Sacerdote rispose: Io ho la spada di Goliat Filisteo, il qual tu percotesti nella valle di Ela[3]; ecco, ella è involta in un drappo dietro all’Efod; se tu te la vuoi pigliare, pigliala; perciocchè qui non ve n’è alcuna altra, se non quella. E Davide disse: Non ve n’è alcuna pari; dammela.
10 Allora Davide si levò, e in quel giorno se ne fuggì d’innanzi a Saulle, e venne ad Achis, re di Gat.
11 E i servitori di Achis gli dissero: Non è costui Davide, re del paese[4]? Non è egli costui, del quale si cantava nelle danze, dicendo: Saulle ne ha percossi i suoi mille, E Davide i suoi diecimila[5]?
12 E Davide si mise queste parole nel cuore, e temette grandemente di Achis, re di Gat.
13 Ed egli si contraffece in lor presenza, e s’infinse pazzo fra le lor mani[6]; e segnava gli usci della porta, e si scombavava la barba.
14 Ed Achis disse a’ suoi servitori: Ecco, voi vedete un uomo insensato; perchè me l’avete voi menato?
15 Mi mancano forse insensati, che voi mi avete menato costui, per far l’insensato appresso di me? entrerebbe costui in casa mia?
3 E di là Davide andò in Mispa di Moab; e disse al re di Moab: Deh! lascia che mio padre, e mia madre, vadano e vengano fra voi, finchè io sappia ciò che Iddio farà di me.
4 Egli adunque li menò davanti al re di Moab; ed essi dimorarono con lui tutto il tempo che Davide fu in quella fortezza.
5 Or il profeta Gad disse a Davide: Non dimorare in questa fortezza; vattene, ed entra nel paese di Giuda. Davide adunque si partì di là, e se ne venne nella selva di Heret.
Saulle fa uccidere i sacerdoti e gli abitanti di Nob.
6 E Saulle intese che Davide, con la sua gente, era stato riconosciuto. Or Saulle sedeva in Ghibea, sotto al bosco di diletto, ch’è in Rama, avendo la sua lancia in mano, e tutti i suoi servitori gli stavano d’intorno.
7 E Saulle disse a’ suoi servitori che gli stavano d’intorno: Deh! ascoltate, uomini Beniaminiti: Il figliuolo d’Isai vi darà egli pure a tutti de’ campi e delle vigne? vi costituirà egli tutti capitani di migliaia, e capitani di centinaia[9]?
8 Conciossiachè vi siate tutti congiurati contro a me, e non vi sia alcuno che mi abbia fatto motto come il mio figliuolo ha fatto lega col figliuolo d’Isai; e non vi sia alcun di voi a cui dolga di me, e che mi scopra cosa alcuna; perciocchè il mio figliuolo ha fatto levare contro a me il mio servitore, acciocchè egli m’insidii, come egli fa oggi.
9 Allora Doeg Idumeo, il quale era costituito sopra i servitori di Saulle, rispose, e disse[10]: Io vidi il figliuolo d’Isai ch’era venuto in Nob, ad Ahimelec, figliuolo di Ahitub;
10 Il quale domandò il Signore per lui, e gli diè della vittuaglia, e anche gli diede la spada di Goliat Filisteo.
11 Allora il re mandò a chiamare Ahimelec, figliuolo di Ahitub, sacerdote, e tutta la famiglia del padre di esso, cioè: i sacerdoti ch’erano in Nob. Ed essi tutti vennero al re.
12 E Saulle disse: Ascolta ora, figliuolo di Ahitub. Ed Ahimelec rispose: Eccomi, signor mio.
13 E Saulle disse: Perchè vi siete congiurati contro a me, tu, e il figliuolo d’Isai? conciossiachè tu gli abbi dato del pane ed una spada, ed abbia domandato Iddio per lui, acciocchè egli si levi contro a me, per pormi insidie, come egli fa oggi.
14 Ed Ahimelec rispose al re, e disse:
- ↑ Mat. 12. 3, 4.
- ↑ Sal. 52. 1
- ↑ 1 Sam. 17. 50.
- ↑ Sal. 56. 1
- ↑ 1 Sam. 18. 7.
- ↑ Sal. 34.
- ↑ Salmi 57 e Salmi 142.
- ↑ Giud. 11. 3.
- ↑ 1 Sam. 8. 11 ecc.
- ↑ 1 Sam. 21. 7.
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