< Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
Geova solo è Dio: ISAIA, 41. Israele fidi in lui.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu{{padleft:592|3|0]]

occulta al Signore, e la mia ragione non viene più davanti all’Iddio mio?

28 Non sai tu, non hai tu udito? Il Signore è l’Iddio eterno, che ha create le estremità della terra; egli non si stanca, e non si affatica; il suo intendimento è infinito[1].

29 Egli dà forza allo stanco, ed accresce vigore a chi è senza forze.

30 I giovani si stancano, e si affaticano; e i più scelti giovani traboccano, e cadono.

31 Ma quelli che sperano nel Signore acquistano del continuo nuove forze; salgono con l’ale, come l’aquile; corrono, e non si affaticano; camminano, e non si stancano.

Geova solo è Dio; Israele si affidi unicamente in lui.

41
 ISOLE, fatemi silenzio; e rinforzinsi le nazioni; accostinsi, ed allora parlino; veniamo insieme a giudicio.

2 Chi ha eccitata la giustizia dall’Oriente? chi l’ha chiamata, perchè lo seguiti a passo a passo? chi mette davanti a sè le genti, e signoreggia i re, e rende le spade loro come polvere, e i loro archi come stoppia agitata?

3 Egli li persegue, e passa oltre pacificamente, per una strada, per la quale non è venuto coi suoi piedi.

4 Chi ha operato, e fatto questo? Colui, che fin dal principio chiama le generazioni; io, il Signore, che sono il primiero, ed anche son con gli ultimi[2]; io son desso.

5 Le isole hanno veduto, ed hanno temuto; le estremità della terra hanno tremato, si sono appressate, e son venute.

6 Ciascuno aiuta il suo prossimo, e dice al suo fratello: Fa’ animo.

7 Il fabbro conforta l’orafo[3]; colui che tocca l’opera col martello conforta colui che colpisce su l’incudine; l’uno dice: Quest’è buono per esser saldato; l’altro ferma il lavoro con chiodi, acciocchè non si smuova.

8 Ma tu, israele, mio servitore; e tu, giacobbe, che io ho eletto; progenie d’Abrahamo, mio amico[4];

9 (Conciossiachè io ti abbia preso dalle estremità della terra, e ti abbia chiamato d’infra i maggiori di essa, e ti abbia detto: Tu sei mio servitore; io ti ho eletto, e non ti ho riprovato);

10 non temere, perciocchè io son teco; non ismarrirti, perciocchè io sono il tuo Dio; io t’ho fortificato, anzi aiutato, anzi sostenuto con la destra della mia giustizia[5].

11 Ecco, tutti quelli che sono attizzati contro a te saranno svergognati e confu-
si ; i tuoi avversari saranno ridotti a nulla, e periranno.

12 Tu cercherai quelli che contendono teco, e non li troverai; quelli che ti fanno guerra saranno ridotti a nulla, e consumati.

13 Perciocchè io sono il Signore Iddio tuo, che ti tengo per la man destra; che ti dico: Non temere, io ti aiuto.

14 Non temere, o verme di Giacobbe, uomini d’Israele; io ti aiuto, dice il Signore; e il tuo Redentore è il Santo d’Israele.

15 Ecco, io ti farò essere come una trebbia, come una erpice a denti nuova; tu trebbierai i monti, e li triterai; e renderai i colli simili a della pula[6].

16 Tu li sventolerai, e il vento li porterà via, e il turbo li dispergerà; ma tu giubilerai nel Signore, tu ti glorierai nel Santo d’Israele.

17 Quant’è a’ poveri e bisognosi, che cercano dell’acque, e non ne trovano alcune; la cui lingua spasima di sete; io, il Signore, li esaudirò; io, l’Iddio d’Israele, non li abbandonerò.

18 Io farò sorgere de’ fiumi sopra i luoghi eccelsi, e delle fonti in mezzo delle campagne; io ridurrò il deserto in istagno d’acque, e la terra asciutta in rampolli d’acque[7].

19 Io metterò nel deserto il cedro, l’acacia, ed il mirto, e l’ulivo; io metterò nella solitudine l’abete, l’olmo, e il busso insieme.

20 Acciocchè tutti insieme veggano, e conoscano, e considerino, ed intendano, che la mano del Signore ha fatto questo, e che il Santo d’Israele l’ha creato.

21 Producete la vostra lite, dirà il Signore; recate le ragioni, delle quali voi vi fortificate, dirà il Re di Giacobbe.

22 Facciano pure accostare i lor dii, e ci annunzino essi le cose che avverranno; annunziate quali saranno le primiere, e noi vi porrem mente, e conosceremo le cose che seguiranno dopo quelle; ovvero anche, fateci intendere quelle che verranno appresso.

23 Annunziate le cose che avverranno ne’ tempi appresso, e noi conosceremo che siete dii[8]; ovvero anche fate qualche bene, o qualche male, e noi lo mireremo con diletto, e lo vedremo tutti insieme.

24 Ecco, voi siete di niente[9], e l’opera vostra è di nulla; chi vi elegge è abbominazione.

25 Io ho suscitato colui dall’Aquilone, ed egli verrà; egli predicherà il mio Nome dal sol levante; egli calpesterà i potentati come fango, ed a guisa che il vasellaio calca l’argilla.

26 Chi ha annunziate queste cose da

  1. Rom. 11. 33.
  2. Apoc. 1. 17; 22. 13.
  3. Is. 40. 19, e rif.
  4. Giac. 2. 23.
  5. Deut. 31. 6, ecc.
  6. 2 Cor. 10. 4, 5.
  7. Is. 44. 3.
  8. Giov. 13. 19.
  9. 1 Cor. 8. 4.

584

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu{{padleft:592|3|0]]

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.