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L’argilla e il formatore. ISAIA, 46. Caduta degli idoli

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2 Io andrò dinanzi a te, e dirizzerò le vie distorte; io romperò le porte di rame, e spezzerò le sbarre di ferro.

3 E ti darò i tesori riposti in luoghi tenebrosi, e le cose nascoste in luoghi segreti; acciocchè tu conosca che io sono il Signore, l’Iddio d’Israele, che ti ho chiamato per lo tuo nome;

4 per amor di Giacobbe, mio servitore, e d’Israele, mio eletto; anzi ti ho chiamato per lo tuo nome, e ti ho soprannominato, benchè tu non mi conoscessi.

5 Io sono il Signore, e non ve n’è alcun altro; non vi è Dio alcuno fuor che me; io ti ho cinto, benchè tu non mi conoscessi[1];

6 Acciocchè si conosca dal sol levante, e dal Ponente, che non vi è alcun Dio fuor che me. Io sono il Signore, e non ve n’è alcun altro;

7 Che formo la luce, e creo le tenebre; che fo la pace, e creo il male[2]. Io sono il Signore, che fo tutte queste cose.

8 Cieli, gocciolate da alto, e stillino le nuvole la giustizia; aprasi la terra, e fruttino la salute, e la giustizia; facciale quella germogliare insieme. Io, il Signore, ho creato questo.

9 Guai a chi contende col suo Formatore! contenda il testo co’ testi di terra; l’argilla dirà ella al suo formatore: Che fai? non vi è alcuna opera di mani nel tuo lavoro[3].

10 Guai a chi dice al padre: Che generi? ed alla donna: Che partorisci?

11 Così ha detto il Signore, il Santo d’Israele, e suo Formatore: Domandatemi delle cose avvenire; ordinatemi ciò che io ho da fare intorno a’ miei figliuoli, ed all’opera delle mie mani.

12 Io ho fatta la terra, ed ho creati gli uomini che sono sopra essa; le mie mani hanno distesi i cieli, ed io ho dati gli ordini a tutto il loro esercito.

13 Io ho suscitato quell’uomo in giustizia, e addirizzerò tutte le sue imprese; egli riedificherà la mia città, e rimanderà il mio popolo, che sarà stato in cattività[4], senza prezzo, e senza presente[5], ha detto il Signor degli eserciti.

14 Così ha detto il Signore: La fatica dell’Egitto, e il traffico degli Etiopi, e de’ Sabei, uomini di grande statura, passeranno a te, e saranno tuoi, o Gerusalemme; que’ popoli cammineranno dietro a te[6], passeranno co’ ceppi, e s’inchineranno dinanzi a te; ti supplicheranno, dicendo: Certo in te è Iddio; e fuor d’Iddio, non vi è alcun altro Dio.

15 Veramente tu sei l’Iddio, che ti nascondi, l’Iddio d’Israele, il Salvatore.

16 Essi tutti sono stati confusi e sver-
gognati; gli artefici degl’idoli se ne sono andati tutti quanti con vituperio.

17 Ma Israele è stato salvato dal Signore, di una salute eterna[7]; voi Israeliti non sarete giammai in eterno confusi, nè svergognati.

18 Perciocchè, così ha detto il Signore che ha creati i cieli; l’Iddio, che ha formata la terra, e l’ha fatta, e l’ha stabilita, e non l’ha creata per restar vacua, anzi l’ha formata per essere abitata: Io sono il Signore, e non ve n’è alcun altro.

19 Io non ho parlato di nascosto[8], in luogo tenebroso della terra; io non ho detto alla progenie di Giacobbe in vano: Cercatemi; io sono il Signore, che parlo in giustizia, ed annunzio cose diritte.

20 Adunatevi, e venite; accostatevi tutti quanti voi che siete scampati d’infra le genti. Quelli che portano il legno della loro scultura, e fanno orazione ad un dio che non può salvare, non hanno conoscimento alcuno[9].

21 Annunziate loro, e fateli appressare, ed anche prendano consiglio insieme; chi ha fatto intender questo ab antico, chi l’ha annunziato già da lungo tempo? non son desso io, il Signore, fuor del quale non vi è alcun altro Dio? l’Iddio giusto, e Salvatore; fuor di me non ve n’è alcun altro.

22 Riguardate a me, voi tutti i termini della terra, e siate salvati; perciocchè io sono Iddio, e non ve n’è alcun altro.

23 Io ho giurato per me stesso, una parola è uscita della mia bocca, in giustizia, e non sarà revocata: Che ogni ginocchio si piegherà davanti a me[10], ed ogni lingua giurerà per me.

24 Ei si dirà di me: Veramente nel Signore è ogni giustizia e forza; tutti quelli che sono accesi d’ira contro a lui verranno a lui, e saranno confusi.

25 Tutta la progenie d’Israele sarà giustificata nel Signore, e si glorierà in lui.

Caduta degli idoli di Babilonia.

46
 BEL è andato giù, Nebo è caduto boccone[11], i loro idoli sono stati posti sopra bestie, e sopra giumenti; i vostri somieri sono stati caricati d’una soma, fino a stanchezza.

2 Essi son caduti boccone, e sono andati giù tutti quanti; non hanno potuto salvar quella soma; e le lor persone stesse sono andate in cattività.

3 Ascoltatemi, o casa di Giacobbe, e voi, tutto il rimanente della casa d’Israele, de’ quali io mi son caricato fin dal ventre[12], e li ho portati fin dalla matrice;

  1. 1 Tess. 4. 5.
  2. Am. 3. 6.
  3. Rom. 9. 20.
  4. Is. 44. 28, e rif.
  5. Rom. 3. 24.
  6. Zac. 8. 22, 23.
  7. Rom. 11. 26.
  8. Deut. 30. 11, ecc.
  9. Is. 44. 17, ecc.
  10. Rom. 14. 11. Fil. 2. 10.
  11. Is. 21. 9. Ger. 50. 2; 51. 44.
  12. Es. 19. 4. Deut. 32. 11.

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